Ci lascia la regina della tv italiana, a dare il triste annuncio è stato Sergio Japino.
E' morta Raffaella Carrà, all'età di 78 anni, compiuti poche settimane fa.
"Raffaella ci ha lasciati. E' andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre".
Sono queste le parole di Sergio Iapino per dare il triste annuncio della scomparsa di una delle più importanti donne dalla televisione italiana, unendosi al dolore degli adorati nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici di una vita e dei collaboratori più stretti.
La Raffa Nazionale, icona della musica e della televisione italiana, se n'è andata dopo una malattia che l'aveva colpita da qualche tempo, ma di cui non aveva fatto trapelare nulla. Per le sue esequie, la showgirl ha chiesto una bara di legno semplice e un'urna per contenere le sue ceneri.
Gli esordi nel cinema
Attrice, cantante, ballerina, showgirl, conduttrice, Raffaella Carrà è rimasta sulla cresta dell'onda dello spettacolo italiano dai primi anni Sessanta fino a oggi, con il suo sorriso come biglietto da visita. Nata Raffaella Maria Roberta Pelloni, il 18 giugno 1943 a Bologna, ha esordito al cinema nel film La lunga notte del '43, di Florestano Vancini. Ha recitato accanto a Frank Sinatra in Il colonnello Von Ryan (1965).
Lo pseudonimo Carrà le era stato suggerito da un regista appassionato di pittura, che aveva associato il nome Raffaella al cognome del pittore Carlo Carrà. In teatro ha lavorato con Garinei & Giovannini in Ciao, Rudy! (1966).
L'ascesa in tv della prima showgirl
Nel 1970, il primo successo televisivo nello spettacolo Io, Agata e tu, al fianco di Nino Ferrer, nel quale Raffaella ha lanciato lo stile della moderna showgirl moderna. Nello stesso anno, ha affiancato Corrado in Canzonissima, dove la coreografia della sigla d'apertura, Ma che musica maestro! aveva dato scandalo per l'ombelico scoperto, scalando però le vette delle classifiche, fino alle 200 mila copie vendute.
Dopo essere entrata nelle case degli italiani con il Tuca Tuca, sono seguiti trent'anni di varietà del sabato sera, con sigle storiche quali Tanti auguri (con il celebre ritornello "Com'è bello far l'amore da Trieste in giù") Ballo ballo (sigla di Fantastico 3), e la trasmissione cult del mezzogiorno Pronto, Raffaella.
Storico, nel 1987, il passaggio alla Fininvest di Silvio Berlusconi con il Raffaella Carrà Show e Il principe azzurro. Negli anni Novanta, il ritorno in Rai con Carramba! Che sorpresa, inventato insieme a Sergio Japino (suo compagno di vita per lunghissimo tempo).
Gli ultimi anni
Nel 2014 è tornata in Rai con un nuovo talent show, intitolato Forte forte forte, dall'omonimo titolo di uno dei suoi brani più noti (remixato da Bob Sinclar). Nella primavera 2019 è tornata in tv come conduttrice di un programma d'interviste a noti personaggi dello spettacolo, della cultura e dello sport, dal titolo A raccontare comincia tu, trasmesso su Raitre. Il programma è stato confermato nuovamente per l'autunno, ma la terza edizione, prevista nel 2020, non è mai andata in onda.
Nel 2020 è comparsa in un cameo nel film Ballo Ballo, che il regista uruguayano Nacho Alvarez, ha costruito sulle sue canzoni; sempre lo scorso anno, il quotidiano britannico The Guardian ha incoronato Raffaella Carrà come sex symbol europeo, definendola "l'icona culturale che ha insegnato all'Europa le gioie del sesso".